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Il 15 marzo 1920, con dispaccio n. 4424/8, il Ministero della Guerra approvò l’«Istruzione per la costituzione e il servizio della Banda dell’Arma dei Carabinieri Reali». Il corpo musicale, divenuto così, anche negli atti ufficiali, Banda dell’Arma e non più della sola Legione Allievi, fu articolato in 70 esecutori, oltre il Maestro Direttore, di cui 1 maresciallo vice direttore, 29 brigadieri, vice brigadiere o appuntati musicanti, 30 carabinieri e 10 allievi musicanti. Nella «Istruzione» furono inoltre indicati l’organizzazione e la ripartizione strumentale, le forme di reclutamento del personale, i doveri
e le attribuzioni dei musicanti, le dotazioni e disposizioni amministrative ed il repertorio della Banda. In particolare, venne stabilito che la Commissione per la nomina del Maestro Direttore fosse presieduta dal Presidente dell’Accademia di Santa Cecilia, appunto a sottolineare le elevate doti artistiche richieste al direttore di un complesso di così alto livello. Fu inoltre disposto che a tutti i
musicanti fosse conferita la possibilità di raggiungere il grado di brigadiere, dopo una permanenza minima di almeno 6 mesi nei gradi inferiori ed in seguito ad esame pratico con determinati strumenti.

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Una foto degli anni 20. Al centro figura il maestro Luigi Cirenei, succeduto a Cajoli nel dicembre 1925. Il complesso musicale è ormai ufficialmente «Banda dell’Arma dei Carabinieri» e l'organico supera le 70 unità
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Il 30 ottobre 1920 la Banda scortò all’Altare della Patria la Bandiera dell’Arma, che ricevette, nel corso di una solenne cerimonia, la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per il «... validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d’Italia (1915-1918)».
Nel 1922 fu di nuovo in Francia, a Nizza e subito dopo a Marsiglia: fu l’occasione per la seconda copertina a colori su «La Domenica del Corriere». Così, di successo in successo, la Banda pervenne all’anno 1925, che può considerarsi conclusivo del ciclo di formazione dell’ormai affermato complesso.
Dal lontano 1887 erano trascorsi trentotto anni, durante i quali il Maestro Cajoli, grazie alla sua profonda sensibilità musicale e al suo entusiasmo, aveva portato la Banda dei Carabinieri ad una altezza tecnica da tutti ammirata.
Ormai anziano, il valoroso Maestro il 1° aprile 1925 depose la bacchetta.

In seguito a concorso, la Banda venne affidata al Maestro Luigi Cirenei dal 17 dicembre di quello stesso anno.
Cirenei, che per essere stato allievo di Pietro Mascagni portava con sé la più severa e profonda preparazione nel campo musicale e particolarmente in quello bandistico, si dedicò subito alla sua non facile opera. Cogliendo appieno le linee dell’ormai prestigioso complesso, vi inserì l’impronta della sua magistrale sensibilità in una visione che a mano a mano estese, sul piano interpretativo, ad altre nuove partiture, con ampiezze cromatiche sempre maggiori.
La Banda dell’Arma potè così incrementare la sua attività pervenendo a ulteriori più alti livelli: musicisti di alta fama, critici ed intenditori furono concordi nel riconoscere in molteplici sue interpretazioni il delicato virtuosismo armonico proprio dell’orchestra.
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Il compositore Pietro Mascagni, di cui il maestro Cirenei era stato allievo, diresse nel 1927 un concerto della Banda dei Carabinieri.
Nella foto, che risale a quel periodo, il grande musicista è ritratto con la Banda dell’Arma nel cortile della Legione Allievi Carabinieri di Roma
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Sotto la guida del Maestro Cirenei, le affermazioni della Banda proseguirono sia in Italia che all’estero. Così a Padova, Venezia, Treviso, Merano e Bolzano, nel 1927. E a Liegi, nel 1928, quando il corpo musicale dei Carabinieri rappresentò l’Italia alle celebrazioni internazionali per il decennale della Vittoria.
Nel luglio del 1928 il Comando Generale promosse una iniziativa tendente ad ampliare l’organico della Banda: con dispaccio n. 14086 il Ministero della Guerra approvò una nuova «Istruzione per la costituzione ed il servizio della Banda dell’Arma dei Carabinieri Reali», in seguito alla quale il numero degli esecutori fu portato ad 80, oltre al Maestro Direttore.
Il vice direttore ebbe il grado di maresciallo maggiore, mentre il grado massimo per i musicanti fu elevato da brigadiere a maresciallo capo.
Nella «Istruzione» venne anche variata la ripartizione strumentale ed ulteriormente ampliato il repertorio musicale del complesso.
Nel 1929 il Maestro Cirenei compose la marcia militare «La Fedelissima», che sin da quell’anno divenne la marcia d’ordinanza dell’Arma.
«Non conosco una composizione più bella della marcia dei Carabinieri» scriverà il Maestro Umberto Giordano.




Riproduzione della prima pagina dello spartito originale de «La fedelissima», la composizione che il maestro Cirenei realizzò nel 1929 e che divenne subito la marcia d’ordinanza dell’Arma
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Il maestro Umberto Giordano durante una esecuzione della Banda dei Carabinieri, da lui diretta, nel cortile d’onore della Legione Allievi
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